Il 26 settembre è una data quanto mai significativa nel panorama internazionale, poiché viene celebrata la Giornata internazionale per l'eliminazione totale delle armi nucleari, istituita nel dicembre del 2013 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica circa la pericolosità di questi strumenti di morte e così incentivare il loro smantellamento.
Ma perché sono state create le armi nucleari? Come sono classificate e come agiscono gli Stati per assicurare un futuro che sia libero dalla loro ombra terrificante?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che potrebbero essere avanzati in merito a un argomento davvero molto vasto e su cui la stampa internazionale e specialistica ha a lungo dibattuto. Se dovessi, da un punto di vista soggettivo, esporre le ragioni che hanno indotto alla creazione del Mostro nucleare, che tutto sottomette e tutto divora, allora potrei rispondervi che volenti o nolenti si trattava di una tappa inevitabile nella nostra storia. Allo stesso modo in cui inevitabile è stata l'estinzione dei dinosauri e la comparsa del genere umano così la comparsa di questi ordigni non poteva essere impedita, poiché progenie di un progresso che investe e travolge il vivere sociale senza attendere il permesso. Un progresso non suscettibile di alcuna categorizzazione morale in giusto o sbagliato, buono o cattivo. Un fiume che scorre impetuoso in una certa direzione semplicemente perché quella è la sua natura, così è stato concepito e così vuole svilupparsi. L'uomo, innanzi a entità di siffatta natura, non può far altro che mitigare e gestire gli effetti che da esso discendono. Alcuni potrebbero obiettare, ragionevolmente, che tutto avrebbe potuto evitarsi se, ad esempio, non fosse stato avviato il Progetto Manhattan con cui si arrivò alla creazione delle prime testate nucleari. Tuttavia, volendo proseguire su questa scia, si aprirebbe un circolo vizioso fatto di se e di ma, che si tradurrebbe in una mera speculazione teorica.
Andando a rispondere al secondo quesito, le testate nucleari sono suscettibili di una distinzione in base alla potenza sprigionata, misurata in kilotoni e in megatoni, e agli effetti provocati:
- la bomba atomica o bomba A sfrutta una reazione di fissione di uranio o plutonio, gode di una potenza che può variare da 0,5 kilotoni a 1,5 megatoni e possiede una soglia critica di 10 megatoni.
- la bomba all'idrogeno o bomba H è il tipo di ordigno più potente e riesce a sprigionare un potenza pari a 100 megatoni. Sfrutta la fusione tra nuclei di deuterio e trizio.
- la bomba al neutrone o bomba N è simile alla bomba H ma, rispetto a quest'ultima, sprigiona gran parte della sua potenza in radiazioni.
- la bomba al cobalto o bomba G è un tipo di bomba H in cui i neutroni prodotti dalla fusione termonucleare si uniscono al cobalto, forte emettitore di raggi gamma.
- le armi radiologiche, dette anche bombe sporche, sono ordigni la cui carica esplosiva ha una potenza inferiore rispetto a una normale bomba atomica. Viene utilizzata per disperdere materiale radioattivo che possa contaminare le aree circostanti l'esplosione.
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