Buonasera cari lettori, nonostante avessi affermato che sareste stati voi a decidere l'argomento del prossimo articolo, il verificarsi di evento funesto ha sconvolto tutti i miei piani e non ho potuto fare a meno di parlarvene e condividere con voi il mio dolore.
Come emerge palese dall'immagine che apre questo articolo, l'evento a cui ho accennato si è tradotto in un crimine brutale, le cui dinamiche hanno sconvolto non poco la mia mente e il mio animo. Nel comune di Vigone, in Piemonte, è stata rinvenuta la carcassa di cane meticcio il cui corpo presentava i segni della fame e del maltrattamento. Ma non è tutto. Secondo la ricostruzione delle autorità locali l'animale è stato legato all'albero e poi abbattuto con i proiettili di un'arma da fuoco non ben specificata e infine il corpo è stato lanciato tra i cespugli. I motivi che hanno spinto il colpevole sono ancora ignoti e le indagini sono in corso di svolgimento, ma per quanto mi riguarda non esiste motivazione che possa risultare sufficiente per giustificare una simile barbarie.
La violenza contro gli animali è, purtroppo, un male che fatica a estinguersi in una società che formalmente dovrebbe risultare civile, ma che nella sostanza dimostra l'esatto opposto. Questa tragica vicenda ci permette di comprendere la bivalenza dell'animo umano: da un lato noi siamo in grado di compiere progressi incredibili in campo scientifico, medico e tecnologico; tuttavia, siamo in grado di essere crudeli oltre ogni misura quasi fossimo dei demoni.
E allora mi viene da chiedermi il motivo di tutto ciò: perché essere crudeli? Perché mostrare l'odio e non l'amore? Perché accanirsi contro un povero essere vivente il cui unico crimine è stato desiderare una famiglia, una casa e del cibo per sopravvivere?
Io non ho la risposta, mio malgrado. Spero che voi possiate aiutarmi a capire e scusate se il mio sfogo è stato troppo esagerato, ma non potevo restare in silenzio dopo quello che ho letto e nessuno dovrebbe farlo.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro una buona serata, a presto!
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